giovedì 27 ottobre 2016

Krka Parco Nazionale




Nonostante avessi l’intenzione di andare a Plitvice da ancor prima il mio arrivo in Croazia, ho deciso di aspettare.
Alessio mi aveva detto che sarebbe voluto andare e sapevo anche che sarebbe venuto a trovarmi in bassa stagione con i prezzi d’ingresso più bassi!
Così ho aspettato che lui venisse a trovarmi, abbiamo noleggiato un auto per Plitvice e a seguire Sarajevo. 

Il giorno prima il meteo prevedeva pioggia, così ci è sembrato inutile farci così tanti chilometri (anche perché saremmo dovuti rientrare a Sarajevo e non a Spalato) e abbiamo optato per le cascate di Krka, decisamente meno famose, meno costose, meno turistiche e…più vicine.


Per quanto questa scelta fosse piena di lati positivi sapevamo che era comunque un piano B.
Ma ci siamo ricreduti :D

Vista dal bel vedere :)

 Il parco è diviso in tre sezioni, si può acquistare i biglietto unico con uno sconto oppure i biglietti separati se lo si vuole visitare in più giorni.
In realtà fare tutto in una giornata è un po’ forzato!
Le indicazioni stradali (come in tutta la Croazia) sono pessime, quindi siamo stati prima nella parte centrale del parco, dove c’è solo la biglietteria per visitare l’isolotto di Visovac o per prendere la mini crociera organizzata di 3 ore che porta i turisti a vedere tutto il parco. Noi abbiamo deciso di spostarci in auto e visitare le tre sezioni una per volta!
Questa centrale è meravigliosa! Si resta incantati a guardare l’isolotto di Visovac col monastero! 

Il Monastero Francescano di Vilovac :)


 E’ il Monastero Francescano della Nostra Signora Misericordiosa e si può visitare anche all’intero! Acquistando il biglietto della barchetta che vi porta sull’isoletta è compreso il prezzo d’ingresso e lo si visita in circa mezz’ora!



Noi eravamo troppo emozionati all’idea di visitare le cascate che abbiamo giusto fatto qualche foto e ci siamo diretti a Roski slap, dove c’è la biglietteria centrale.
Il biglietto in questa stagione costa 80kn a testa se mostri la carta studenti, altrimenti 110… da Novembre a Marzo vi costerà solo 30 kn quindi fateci un pensierino :P
Qui ci sono una locanda ed un bar, dei percorsi a piedi intorno al lago e una lunga scalinata (lunga lunga lunga) che porta ad un bel vedere SPETTACOLARE e alla grotte!

Il ristorantino era molto carino, arredato in stile anni '20 e proprio di fronte al lago :)








Durante la salita ci siamo maledetti non so quante volte: oltre al caldo la scalinata era davvero troppo in pendenza, ma la vista dall’alto era spettacolare! I cartelli segnalavamo che fossero circa 517 scalini, ma a noi sono sembrati davvero molti di più!
Il panorama dal Belvedere è meraviglioso!!


 La grotta è lunga solo 16 metri, in realtà questo mi ha un po’ deluso! Ma almeno ho potuto vedere Alessio con il caschetto che mi ha decisamente tirato su di morale ahaha!


L'interno della Grotta 

Una volta scesi abbiamo preso l’auto per andare a Skradinski buk, le vere e proprie cascate! 
Abbiamo sbagliato strada più volte, perdendo tempo prezioso… l’ingresso chiudeva alle 18 e rischiavamo di non arrivare in tempo.
Quando abbiamo parcheggiato l’auto erano già le 17h30 e al parcheggio ci hanno avvisato che distava circa 4 km a piedi! Abbiamo corso (letteralmente, Alessio ha documentato tutto con la Gopro) e alla fine siamo arrivati più tardi delle 18…
La biglietteria era chiusa ma l’ingresso era ancora aperto: siamo entrati e abbiamo notato che c’erano ancora altri visitatori nel parco quindi siamo riusciti a vedere per fortuna questa meraviglia! :D Qui d’estate è possibile anche farsi il bagno!





Siamo andati via che erano ormai le 19, il nostro albergo distava circa 4 ore a Sarajevo e stava già facendo buio… Racconterò la terribile avventura sulla strada un’altra volta, ma riguardo Krka vorrei darvi altre info:
Vicino all’ingresso di Skradinski buk c’è un paesino bellissimo: vedere il tramonto da qui è stata una cosa spettacolare! 
La strada che va da Roski slap a Skradinski buk è davvero incantevole, vi sentirete completamente circondati dalla natura…
Vicino al parco c’è Sibenik, un’incantevole cittadina! Io non ho ancora avuto la fortuna di vederla, ma chiunque ne parla benissimo! Quindi mi raccomando mettetela in conto! 

E adesso… non mi resta che visitare Plitvice! J




mercoledì 26 ottobre 2016

Sarajevo's feelings


There are some places you think you’d never visit: that place, for me, was Bosnia. 
Not because I had some kind of prejudice, but because I never though about it. Then, life brought me in Croazia, a wonderful yet remote place, where the only alternative to a one-hour drive was a five-hour bus ride. In hindsight, I would’ve just taken my car from Sardinia, that way I would’ve been wandering around nonstop! 



I knew nothing about those places. I’m ashamed to admit it, but I can say one of the main reasons I love travels is that you learn so much by wandering around: first you learn about geography, then about the history. And if your destination is Sarajevo, its history is so sad that a sleepless night watching old documentaries about war on YouTube is really not enough.




Believe me, this city is sad as well as romantic: the buildings by the river Miljacka are fully colored, and the promenade along the river guides you from the Fine Arts Academy building westwards to the Library in the east part of the city, through enchanting and melancholic alleys.
As soon as I reached the city center, I immediately thought of my mother: I thought that, while in that place many ethnic groups were escaping from war, and few meters away from the place I was standing a bomb was probably destroying a building, she was pregnant with me. And she was probably lying on the sofa, gently caressing her belly, watching the news and finding out about that place torn to pieces by war.





And even if you want to happily enjoy your burek walking through the city, headstones follow you everywhere: the most touching thing I saw in my whole life was a house, just out of Sarajevo, with about twenty headstones in the front yard.
I asked myself a few times how they could live with that on their conscience: how can people my age, leaving the bar with their bodies full of beer, walk in front of so much pain? I would’ve asked to the forty-something people, that were my age then, what was it like for them. But I had no chance to meet them: they only survived because they escaped.. To never come back. Climbing on the Yellow fortress, beyond the Baščaršija district you can admire a beautiful view. Now that I’m looking at the pictures I see that from every three-sixty all-round perspective, I caught, along with colored buildings and trees made yellow from the autumn breeze, so many little headstones.